Da questa mattina si possono vendere e comprare grilli e millepiedi cinesi, tarantole arrostite del Laos, bachi da seta all’americana, farfalle delle palme dalla Guyana francese, cimici d’acqua della Thailandia, cicale, scorpioni, vermi, spiedini di scarabei…
La novità culinaria degli insetti non piace al 54 per cento degli italiani, secondo un’indagine condotta dalla Cldiretti/Ixè. GUARDA IL SONDAGGIO
Per chi riuscisse a superare la diffidenza, sono tanti i benefici: gli insetti sono ricchi di proteine, fibre, colesterolo buono, vitamine e minerali. Inoltre, allevarli richiede meno terra e meno cibo rispetto a mucche, maiali o pecore, senza contare che emettono molto meno gas serra rispetto al bestiame.
Ma ne abbiamo effettivamente bisogno?